giovedì 2 maggio 2013

Semifreddo al caffè.


Mi occorreva un dolcino da portare a cena a casa di amici, due giorni prima avevo fatto la solita collaudata cheese cake ma un incomprensibile quanto imperdonabile errore di cottura -I suppose- ha rovinato tutta la superficie creando un'antiestetica e profonda crepa a forma di croce che quasi si vedeva il fondo di biscotti. La cosa mi inquietò non poco, non mi era mai successo prima e da pochi giorni era stato eletto Papa Francesco. 

    Cheese Cake col segno divino

Il gusto della cheese cake era ottimo come sempre ma non sia mai che io porti un dolce dalla forma esteticamente imperfetta... Avevo ancora un giorno di tempo per rimediare un altro dolcino da portare e vedo questi bottoncini di semifreddo al caffè.

La ricetta, come quasi tutte sul blog dell'Araba più famosa del web, è di una velocità e semplicità estrema. Vi riporto dosi e procedimento per comodità  e tra parentesi le mie modifiche.

Ingredienti:
180 gr. di latte condensato zuccherato (il mio era home made)
125 ml di panna fresca da montare
45 ml di caffè espresso (io mi son fatta fare 6 caffè ristrettissimi al bar)
caffè in polvere per spolverare (io non l'ho messo)

Procedimento -lievemente modificato -:
Con una frusta a mano amalgamare il latte condensato con il caffè espresso. Semimontare la panna. Unire il composto alla panna, io l'ho fatto con una spatola per non sgonfiare troppo la massa. Far colare negli stampini la crema ottenuta, mettere i freezer e attendere almeno 4 ore. 
Prima di consumare, tirare fuori dal freezer giusto qualche minuto prima di servire. 

Essendo diventata particolarmente schizzinosa e sempre meno incline all'acquisto di prodotti industriali, vi riporto anche il procedimento per il latte condensato home made che è anch'esso semplicissimo.

Ingredienti:
500 ml di latte intero 
150 gr. di zucchero semolato

Procedimento:
In una pentola dai bordi alti mettere il latte e sciogliere lo zucchero a fuoco medio per almeno un'ora avendo cura di spatolare spesso e rimuovere sempre ciò che rimane attaccato ai bordi della pentola in modo che non bruci o diventi scuro. 
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Se la consistenza non vi soddisfa, rimettere su fuoco basso e lasciare addensare ulteriormente. Quello che avanza può essere conservato in un barattolo di vetro ben chiuso in frigorifero e consumato entro pochi giorni. Sempre se v'avanza, eh! 

Ora, qualcuno avrà notato qualcosa di strano nelle tazzine in foto. 
Daniela, la mia spacciatrice di stampi, stampini e caccavelle dell'ultimo secondo nonchè vicina di quartiere, mi presta uno stampo in policarbonato per fare le tazzine di cioccolato. Figo, penso. Lo provo per i bottoncini al caffè, pare fatto apposta. Non vi dico quante volte ho temperato il cioccolato fondente, quante volte ho spatasciato lo stampo per far uscire le forme e scoprire che il manico della tazzina era incrinato oppure rimaneva attaccato allo stampo....
Dopo circa tre ore riesco a ottenere 12, dicansi dodici delicate tazzine dove per miracolo -lo vedi che c'entrava Papa Francesco?- sono riuscita a far colare il composto.
L'effetto era bellino assai e al morso l'accoppiata ciocco-caffè era niente male.
Ma anche senza tazzina di cioccolato -che per la cronaca non farò mai più- il semifreddo è veramente buonissimo, la crema vellutata si scioglie in bocca con un vago ricordo del gelato Coppa del Nonno. Solo più buono. 

Ah, se riuscite a vedere la foto dei bottoncini, lo dovete allo Zio Piero che in quattro e quattr'otto ha smanettato sul suo pc rendendola accettabile per quanto consentisse la foto di partenza e salvandomi in calcio d'angolo il post. Impagabile. Grazie Piero :) 

Grazie a tutti e a presto!