lunedì 8 luglio 2013

Do not panic, it's only love




Sempre più paesi si apprestano a riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso, noi invece siamo ancora qui a stracciarci le vesti e a gridare allo scandalo.
Tutta questa appassionata difesa della famiglia, chiamiamola tradizionale, della sua sacralità e la necessità di preservarla da non si capisce bene quali attacchi esterni, non è affatto una novità. Da sempre i governi di centro-destra non hanno fatto altro che convincerci che la famiglia è la base insostituibile di una società civile. Ma la religione non c'entra nulla con tutto questo e come spesso accade, le ragioni sono sempre sociali e politiche. Chi ha una famiglia tende a chinare la testa più facilmente, ad assoggettarsi per paura di ritorsioni, i cani sciolti si ribellano più facilmente alle ingiustizie e alle prevaricazioni sociali perché non hanno nulla da perdere. 

Eppure la tolleranza, l'accoglienza, il rispetto verso i più deboli sono proprie del principio cristiano ma la coerenza religiosa è un'altra cosa. Vi ricordate il Family Day dove i tre principali leader politici italiani -Berlusconi, Fini, Casini- attivarono le loro organizzazioni e sfilarono per le vie della capitale con mogli -ancorché separati-  e figli al seguito lasciando a casa le proprie amanti? Politica e potere hanno sempre avuto la possibilità di fare quello che al resto del mondo è negato. 
Con una grande faccia tosta, aggiungerei, la stessa che i governi di centro-sinistra hanno usato per tacere sui temi sociali. Solo chiacchiere e niente fatti.

E mentre cerco ancora di capire per quale motivo ciò che rientra nella sfera delle credenze o idee personali della maggioranza debba essere motivo di esclusione dei diritti delle minoranze, mi arriva una richiesta inusuale.
Fabio e Paolo hanno deciso di sposarsi in Francia e mi chiedono quattro bomboniere commestibili. 
Poche indicazioni ma precise. Le tonalità devono essere quelle del giallo-arancio, però che non sia tutto arancio che sennò fa effetto monaco tibetano, che non sia troppo frivolo ma neppure troppo maschio, ma soprattutto, niente di pacchiano per carità, siamo amanti del bello e dell'arte
E poi arrivano le paroline magiche. Fai tu
Prima di schizzare fuori dai calzini per la contentezza mi dicono addirittura il budget previsto per le bomboniere. Posso non amarli all'istante?


L'immagine che ho proposto -ispirata da Roz- è talmente piaciuta che ne faranno dei biglietti di ringraziamento per gli amici che non potranno essere presenti alla cerimonia.
Essendo delle vere e proprie bomboniere destinate ai soli genitori e ai due testimoni non era possibile immaginare il comune biscotto segnaposto dentro la bustina trasparente anche perchè il budget è abbastanza importante.
Mi oriento per un biscottone gigante ma qualcosa non mi quadra, poi l'illuminazione. Un bisco-puzzle! 


Una frolla al burro, pasta di zucchero, pennelli e coloranti alimentari. Inutile dirvi quanto mi sia divertita a disegnare questo biscottone di prova. 

Le dimensioni in foto sono ingannevoli, 15x22 cm, in pratica metà foglio A4.      


Il mio progetto è stato approvato dai futuri sposi seduta stante.  Ho avuto anche il permesso di pubblicarlo anzitempo perché ho riferito che avevo bisogno del supporto degli eternauti. Ora comincia la parte più difficile, trovare una confezione adatta. 
Pensavo a delle scatole in cartoncino magari con la finestra trasparente da chiudere con nastro di raso, alte pochi centimetri e grandi a sufficienza da poter contenere il bisco-puzzle.

Non riesco a trovare niente in rete, i fornitori che conosco hanno le solite scatoline ma per queste dimensioni non ho trovato ancora nulla.

Voi avete qualche suggerimento? Conoscete qualcosa tipo il paradiso della bomboniera fai da te, una cartaria superchic e superfornita, qualcuno che le faccia su misura magari in cartone eco-friendly? 



Grazie e a presto!