giovedì 7 giugno 2012

Io c'ero... ma non me ne sono mica accorta.

Wonky Cake realizzata al Workshop a Milano per il CDIF
E' terminato il Cake Design Italian Festival edizione 2012 di Milano. 
Per me che era la prima volta, il festival è stato emozionante come gli esami di maturità e divertente come una sessione di lavori forzati a Sing Sing. Non avevo mai fatto un workshop sulle Wonky Cakes prima del festival, non avevo preparato una scaletta ma curiosamente non ero particolarmente agitata. 


Se l'avessi percepita, potrei dire che la tensione ha cominciato a scemare in aeroporto prima di tornare a casa. Al baretto prospiciente gli imbarchi, abbiamo ordinato due Negroni che un'allegra e ingenua barista ci ha preparato e servito in dose quadrupla in due bicchieri di carta della coca cola formato big size. 
E ho finalmente ricominciato a vedere le cose nella giusta prospettiva. 
Milano da  bere - Giusta prospettiva a metà del ristoro
Ho raggiunto la scaletta dell'aereo saltellando a piè pari a 20 centimetri da terra. Mr. K si è giustificato col personale di bordo dicendo che era l'unico rimedio per la mia fobia di volare... Hic!


Degno di nota: ho rivisto qualche cara amica. Incontrarsi per due giorni a Milano nello stesso albergo e passare più tempo a salutarsi via cellulare piuttosto che a vedersi causa gli orari inconcilianti delle nostre attività ha del ridicolo. Per tutto il resto, per fortuna, c'è Skype. 

In controtendenza col governo che a fronte delle ultime tragedie (di stato e non) non brilla certo in sobrietà, il resoconto del festival si chiude qui. Dopo tutto quello che è successo, c'è poco da festeggiare e parlare di frizzi e lazzi non c'ho proprio voglia.


Ora mi prendo una vacanza, m'è venuta a noia tutta questa dilagante esasperazione sul cake design, 'ste torte ultimamente, fatto salvo rare eccezioni, diciamocelo pure, sono un pò tutte uguali, e nemmeno le mie si sottraggono...
Ma sarei anche stanca di sentire le insofferenze di insospettabili pulzelle d'orleans che, con impeti di peroniana memoria in difesa della pasticceria tradizionale italiana (manco fosse un animale in via d'estinzione), ci informano con malcelato disgusto che sotto i chili di pasta di zucchero ci stanno impasti gnucchi, stoppacciosi, pieni di trigliceridi, grassi animali e quant'altro che solo nelle torte decorate s'è vista tanta schifezza tutta insieme...   
Che poi dietro al fenomeno di tendenza ci sia evasione fiscale e norme igienico-sanitarie disattese, siam tutti d'accordo ed è assolutamente comprensibile il risentimento di chi gestisce una regolare attività del settore. 


Ma suvvia, ormai lo sappiamo bene tutti, è la moda di massa del momento, la pasticceria tradizionale è un'altra cosa, abbiate pazienza e sopportate ancora un pò, prima o poi passa. Come fu per  le palline clic-clac tormentone dei primi anni 70, vere e proprie armi di distruzione di ossa, tendini e timpani, così divertenti che le fecero sparire dopo poco con buona pace di genitori e centri traumatologici. 
Palline sfasciapolsi
credit: novantanoviani.it
Attendiamo tutti con serenità che anche il cake design diventi vintage. 
Nel frattempo, le critiche vanno benissimo ma quando queste assumono i modi e i toni di una crociata epocale, a pensarci bene, viene il dubbio che tanto genuina non sia neppure la fonte da cui esse provengono. Se tutta questa energia impiegata a scagliarsi contro il cake design fosse convogliata per mandare a casa i nostri governanti avremmo già fatto la rivoluzione. Take it easy, girls...


Anyway... mi fermo con i corsi e con i workshop, se ne riparla semmai a settembre, niente pubblicazioni su riviste (ma perchè devo faticare gratis?) o comparsate varie.  Mi voglio dedicare alle torte in famiglia e a rilassarmi un pò, per modo di dire... l'ufficio mi assorbe tutta la settimana, l'adolescente reclama i suoi mammaefigliaday (che poi si traducono in pomeriggi interminabili in cui mi trascina per i corridoi dei centri commerciali all'insegna dello shopping ossessivo-compulsivo), Mr. K che, ormai rassegnato, si auspica da mesi un weekend romantico e rilassante senza pasta di gomma e attrezzini al seguito.... Ce la posso  anche fare....


Altra nota positiva. Sono tornata ai dolci tradizionali con una cheese cake newyorchese, ricetta della Martha Stewart di casa nostra che non ho immortalato né vi ho dato conto... A volte è bello anche tenere per sé certi momenti, mi son goduta la torta senza pensare alla fetta da salvare per la foto, al flash, allo sfondo, a cosa scrivere su questa ricetta....
Adesso che il caldo è arrivato è adattissima come tutte le torte da servire fredde di frigo, davvero una gran ricetta, semplicissima da fare e da replicare senza modificare un grammo. 
Sapevatelo.


Postilla. pare che circolino ancora dei miei vecchi biglietti da visita. Non ve lo vorrei di' ma sopra c'è scritto Cake Designer. Fatemi un favore... bruciateli. 
O fateci i filtri.









20 commenti:

  1. oooopss... ho beccato un brutto momento?

    ho seguito su vari forum ste diatribe sulle torte "ammmerigane" e, come ogni crociata dello stesso stampo, concordo con te, si sgonfierà non appena si troverà un nuovo bersaglio su cui indirizzare i sacri furori ( ecccheppp... perdonami!)

    mi sorge il sospetto che oltre che da fonti variamente "interessate" molti commenti sfavorevoli arrivino anche da personcine che trovano difficoltà perfino a riempire con la panna spray i bignè acquistati pronti... ;)

    capisco la tua stanchezza, ma da qui a tirare i remi in barca, piegarsi al livore altrui...

    dai, una bella vacanza, con coccole tutte familiari, giusto per prendere un po' di distanza e respiro da tutto ciò, poi ripartire ti sarà più facile e divertente.

    in bocca al lupo e un grosso abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. luxus, mica ho mollato con le torte decorate... prendo solo un pò le distanze da tutto questo bailamme e sono sicura, ne risentirà in meglio anche la creatività... grazie cara!

      Elimina
  2. Cri, riposati e goditela, torte comprese ;-)

    Quanto alle crociate, figurati, odio tutti i talebani, quelli veri, quelli finti, quelli presunti, quelli in erba, quelli futuri...lasciano tutti il tempo che trovano.
    Ma mi spiacerebbe tu smettessi con le torte, e sai perchè?
    Non è vero che sono tutte uguali.
    E le tue hanno la delicatezza ed eleganza che spesso invece manca.

    Un bacione ( ....e grazie per il paragone...mio marito sta ridendo dicendomi che NON è un complimento :-)))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. oh si che lo è... we all love Martha! tranquilla, non smetto, mi riposo un pò e spero di tornare più gagliarda! bacione

      Elimina
  3. dai Cri, la mia avventura da tortara comincia con te e adesso leggo ste cose... prendi le giuste distanze da polemiche sterili e quando avrai voglia di tornare noi ti aspettiamo!
    ciao
    Valeria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie valeria, al prossimo dolce allora! un abbraccio

      Elimina
  4. sì sì, quando ci vuole una vacanza... noi abbiam fiducia e ti aspettiamo, al di là delle mode del momento e delle polemiche.
    Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ce vò, ce vò.... nel frattempo ho tanti dolcetti che stanno nel file "da provare assolutamente" che colleziono da tempo... grazie!

      Elimina
  5. per me c'è posto per tutti, le torte decorate sono bellissime in certe occasioni e ognuno può scegliere senza fare polemiche, ma forse è una moda anche quella.
    ciao!
    Francesca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma sì, basta solo non prendersi troppo sul serio... grazie, un caro saluto

      Elimina
  6. Pensandoci bene forse hai ragione ... ma tu continua a farci vedere queste meraviglie ,nel frattempo compro gli ingredienti per la torta della grande "Martha Steward di casa nostra" un bacio a tutte e due !!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. corri, la cheese cake ha una cremosità e una consistenza meravigliosa, alla prima cena con amici ne farò delle monoporzioni. un abbraccio

      Elimina
  7. Se non ti avessi visto qualche giorno fa, leggendoti oggi mi sarei preoccupato; invece sono contento di questa tua presa di coscienza, tanto le capacità rimangono e quando vuoi puoi sempre fare una delle tue meraviglie ;)

    (e poi si cciai più tempo finalmente potemo fa' i macarones insieme!!!!)

    Bacioni, Zucchero :)))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. si piè, una bella macaronata, aspettiamo che cala pure l'arabba?conserva gli albumi in freezer! bacione

      Elimina
    2. Ahahahhahah ne ho fatti centocinquanta pure la settimana scorsa :-)

      Elimina
    3. ma va'? procedimento di felder o santin? torreblanca o mercotte? :))))

      Elimina
  8. Bellissimo post! :-) take it easy !

    RispondiElimina
  9. E io che aspettavo con impaziente le date dei corsi di giugno... Buone vacanze dal cake design!

    RispondiElimina
  10. Gironzolando sono capitata in questo posticino fatato... complimenti, le tue creazioni sono splendide. Mi sono avventurata da pochissimo nel mondo del cake design e chissà se un giorno riuscirò ad essere così brava, mi accntenterei anche di esserlo la metà ;)
    Da oggi ti seguirò, un abbraccio :)

    RispondiElimina
  11. Cristina,
    sai come la penso su questo argomento....Capisco il tuo stato d'animo ed in parte lo condivido. Ma alcune cose, scusami non le capisco....Credo che si siano superati certi limiti e quando questo succede esplode, dall'altra parte, l'insofferenza.Insofferenza soprattutto nella necessità di coprire con pasta di zucchero sempre ed ogni cosa e far passare questo per arte. Si sa che il troppo viene a noia e questo sta succedendo, anche perché ci si sta rendendo conto che non sempre tutto è bello, artistico e buono.C'è chi manifesta questo disagio, perchè offendersi? Rattristarsi, o peggio, fare le vittime? Perché da questo tuo scritto traspare delusione (e questa è del tutto comprensibile) rabbia, ma anche tanto vittimismo.Posso dire quello che penso? La sugar art è stata in questo momento vista come un modo per sbarcare il lunario, da tutti, anche da chi per sue capacità, doveva astenersene, per cui il livello della produzione (per non parlare di quello dei cosidetti corsi)si è notevolmente abbassato, a fronte di una assurda divaricazione fra realtà e finzione....Tecniche di decoro che hanno valore solo su torte finte, su quelle vere impossibili da attuare. Ma che senso ha? Ma le torte si mangiano o si guardano?
    Se a questo ci aggiungi, divismo, voglia di apparire, esaltazione,protagonismo, saccenza ingiustificata, superbia, ecc, ec,il quadro è completo....Giusta la delusione, ma non offendiamoci se poi c'è chi su tutto questo ne dice peste e corna.

    Sul discorso legale anche qui sai come la penso e per questo non mi trovo in linea con il tuo pensiero, "abbiate pazienza, poi passa"...
    che passerà è sicuro, nel frattempo non vedo perché per anni vengano disattese leggi e norme, in barba a chi invece le rispetta ogni giorno. Che sia la moda del momento sono d'accordo e come tutte le mode finirà nel dimenticatoio, ma ciò non autorizza nessuno a compier dei reati. Eh sì perchè di questo si tratta, e se pensi che parliamo di cibo tutti ne siamo coinvolti.
    Che qualcuno, come me, si alzi e dica: "Ma queste torte dove sono fatte?Mi date una ricevuta fiscale?" scusami, non solo è leggittimo, ma doveroso. Che qualcuno ci metta della verve, lo posso anche capire, perchè se ci pensi bene Cristina, la situazione del nostro Paese nasce proprio da qui....Dal NON rispetto delle regole.E non diamo la colpa solo ai governanti (che sono abbietti),ma cerchiamo anche noi, comuni cittadini,di fare la nostra parte.
    Ultima cosa: quando qui in Italia si denuncia un qualcosa che non va, si parla di invidia, di poca trasparenza, di interessi personali occulti, di poca "genuinità",
    come dici tu. Non so se sia così in altri casi, ma aprire un pentolone che ribolle è sempre meglio che tenerlo chiuso...Anche se a molti non piace!
    Per non aumentare le polemiche sterili, puoi anche non pubblicare questo mio messaggio. Se ti va puoi rispondermi per via privata.

    Buone vacanze,
    paola

    RispondiElimina