Fino a pochi anni fa a casa mia la preparazione dei dolci era limitata a qualche budino in brik di quelli apri-versa-mangia o al massimo a un ciambellone allo yoghurt per il quale, ogni volta, scommettevo sulla buona riuscita.
Per il compleanno di mia figlia cercavo in rete un'idea per una torta diversa, complice il fatto di essere stufa di sovvenzionare gli studi universitari al figlio del pasticcere sotto casa.
Mi scaricavo la prima ricetta del pan di spagna, per il ripieno pensavo di cavarmela con della semplice marmellata (era già una fatica pensare di riuscire a fare un pds col lievito) e quando mi sono dedicata alla ricerca di una decorazione mi sono imbattuta nella foto di una torta simile. C'ho messo tre giorni a capire di cosa fosse fatta e mi sembrava impossibile da realizzare.
Da quella foto è iniziato tutto.
Oggi sono in grado di fare decorazioni elaborate, gestisco serenamente torte da un centinaio di porzioni (frullino elettrico a parte), gioco con i colori e le forme più curiose che non t'aspetteresti da un dolce ma lei, la torta, mi è sempre rimasta nel cuore pur non avendola mai realizzata.
Essenziale, senza fronzoli o accenti superflui.
Quando ho finito di decorarla, ho sentito che tra tutte le torte che ho fatto sino ad oggi, questa è quella a cui sono più legata.
Quando ho finito di decorarla, ho sentito che tra tutte le torte che ho fatto sino ad oggi, questa è quella a cui sono più legata.
In abbinamento alla torta ho preparato questi confetti decorati e confezionati nella loro scatolina come segnaposto per le tavole degli invitati al matrimonio. Le margherite sono in pasta di zucchero utilizzando stampini Decora di diverse dimensioni.
I miei due amici hanno festeggiato il loro matrimonio in un giorno infrasettimanale, solo quaranta persone tra amici e parenti in un piccolo agriturismo nella campagna romana e sebbene mi abbiano espresso tanta gratitudine, non sanno che in fondo, sono io che devo ringraziare loro...